Carri di gesso, Casola Valsenio è in Canevalia. Una tradizione secolare che si rinnova
Carri di gesso
Anche quest’anno, come avviene da 123 anni, a Casola Valsenio, è andata in scena la “Sfilata dei carri di gesso e di pensiero”, in origine ideata nel periodo della mezza quaresima come momento per “allentare le ristrettezze imposte dall’avvicinamento alla Pasqua”, come racconta Bruno Boni, presidente della locale Pro loco nonché dell’Associazione Carri Aps che dal 2020 organizza l’evento.
Protagonisti della sfilata sono degli speciali e unici carri allegorici carnevaleschi, la cui caratteristica è quella di essere assemblati e formati con il gesso, sorretto da uno scheletro in metallo (un tempo era di canna, più leggera ma meno resistente). Accanto a queste imponenti e affascinanti costruzioni in gesso si esibiscono, in forma statica, ragazze e ragazzi con abbigliamenti abbinati all’allegoria che dà il tema al carro..
“Una delle cose che vorrei sottolineare - racconta il presidente Boni - è il forte rapporto fra generazioni che si crea durante la costruzione dei carri. Un rapporto che si trasforma man mano in un passaggio di consegne, perché è poi evidente che a comporre il tutto sono i giovani, che raccontano così il cambiamento delle allegorie e l’evoluzione della società. È molto affascinante notare, nei documenti e nelle fotografie disponibili negli archivi, il cambiamento avvenuto negli usi e nei costumi del nostro territorio, dal 1800 a oggi”.
Il sostegno della BCC Romagna Occidentale
La BCC Romagna Occidentale ha sempre affiancato le attività della nostra Pro Loco, compresa la “Sfilata dei carri di gesso e di pensiero”, ed è stata coinvolta fin dalle prime battute dell’associazione Carri Aps, creata nel 2020. La Banca ha sempre avuto un occhio di riguardo per le attività a sostegno del nostro territorio, grazie a un rapporto di fiducia reciproca. Vorrei sottolineare, in primis, che anzitutto è la Banca del territorio e la sua presenza è importante, sempre vicina ai giovani e alla comunità. Siamo molto contenti di affidarci a loro e sentiamo molto attiva la loro politica di vicinanza e prossimità. Inoltre grazie al loro sostegno abbiamo potuto acquistare alcuni trabattelli, per la costruzione dei carri nella massima sicurezza, e a organizzare un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, per mantenere al massimo l’attenzione all’ambiente.
Quali sono i vostri obiettivi futuri?
Grazie alla BCC Romagna Occidentale siamo riusciti a mantenere viva questa tradizione, che, insieme alle erbe officinali, caratterizza la nostra comunità di Casola Valsenio. Oggi siamo molto orgogliosi di aver portato avanti un lavoro che ci ha permesso di aderire a “Carnevalia”, l’associazione nazionale dei carnevali storici di cui fanno parte, fra gli altri, anche il Carnevale di Viareggio e quello di Venezia. Inoltre la Regione Emilia-Romagna ha promulgato una legge sui carnevali storici a cui noi aderiamo. Accanto a ciò stiamo organizzando una collaborazione con altre realtà presenti in Europa, fra cui Spagna, Francia e Germania. Qui non riusciremo a portare i carri fisicamente ma porteremo la nostra sfilata con documenti e materiali multimediali. Infine stiamo gettando le basi per creare una sezione museale con carri e le erbe, affinché la Valle del Senio possa venire raccontata ai numerosi turisti che ci visitano. Abbiamo inoltre il proposito di affidare la redazione di una tesi di laurea sui carri allegorici di Casola Valsenio. Un lavoro universitario che potrebbe essere supportato dai due libri, pubblicati grazie al lavoro del professor Dino Dardi e del giornalista Beppe Sangiorgi, dedicati al centenario della sfilata e agli ultimi vent’anni.
Il prossimo appuntamento?
L'appuntamento è, come ogni anno, il 25 aprile e il sabato successivo per una suggestiva sfilata notturna che rende i carri ancor più affascinanti, grazie al gioco di luci e alle musiche d’atmosfera.