BCC della Romagna Occidentale partner di Virtus Imola

La Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale ha stretto una partnership significativa con la società di basket Virtus Imola, la cui prima squadra milita in Serie B nazionale. Il logo della Banca, in particolare, sarà presente sulle divise del team femminile che proprio quest’anno esordirà nel campionato di Serie C Emilia-Romagna.

 

La presenza del logo della BCCRO sulle divise della squadra femminile non è solo un segno di sostegno concreto, ma anche un simbolo del legame profondo tra la Banca e la comunità.

 

Oltre al supporto alla squadra femminile, la BCCRO estende il suo impegno al settore giovanile e al team degli 'Speciabili', una squadra di giovanissimi atleti con disabilità cognitive.

 

"La nostra Banca ha sempre sostenuto le realtà sportive del territorio, riconoscendo nel loro impegno una vitalità essenziale per l’aggregazione sociale e la crescita individuale. Nella proposta di Virtus Imola abbiamo colto il notevole valore di un progetto, di un sistema che unisce sport professionistico e responsabilità sociale in una dimensione vasta e intergenerazionale, rivelandosi un eccezionale veicolo di valori che ci uniscono nel costruire ponti e celebrare le differenze come fonti di arricchimento e non di divisioni", spiega Luigi Cimatti, presidente della BCC Romagna Occidentale.

 

“Si tratta di una partnership molto importante perché parte da presupposti comuni, sia la Virtus sia la Banca sono molto presenti sul territorio e condividono una grande attenzione per le iniziative etico-sociali che fanno bene alla comunità. Presupposti che oggi si congiungono in questo progetto. Di ciò siamo onorati e sentiamo la responsabilità di proseguire il percorso. Siamo certi che finché ce lo meriteremo avremo la BCC Romagna Occidentale al nostro fianco”. Afferma Gabriele Torreggiani, direttore generale di Virtus Imola.

 

Basket femminile, una novità molto attesa a Imola

 

La pallacanestro femminile è la novità a Imola, in un territorio in cui il basket ha una tradizione molto sentita e antica e che vede esperienze consolidate in diverse città vicine. Ad esempio, a Castel San Pietro Terme dal 2007 c’è la Magika, che milita in Serie B Emilia-Romagna, mentre a Faenza c’è la FBP che è in A1. Imola non ha mai avuto una squadra femminile, fino a oggi.


La Virtus Imola ha anche la squadra di minibasket (6/12 anni), tutta in rosa, mentre in altre realtà questa categoria è mista. E le giovanili, di cui alcune atlete over 16 giocheranno sia nel torneo giovanile sia nel campionato senior di Serie C. “Le aspettative è che possano cimentarsi in un campionato senior e crescere, imparando a gestire le emozioni in allenamento e in campo - spiega Gabriele Torreggiani -. Le ragazze avranno un allenatore molto bravo (Wainer Baroncini - ndr) che le aiuterà a crescere e migliorare. Un’esperienza che per le più giovani sarà particolarmente stimolante. Creare un settore giovanile esclusivamente femminile ha richiesto un grande impegno. È stata brava Suan Sangiorgi, responsabile del settore femminile, che ha saputo reclutare bambine e ragazze e restare con loro in palestra facendo così crescere istruttori e istruttrici. Fra l’altro alcune giocatrici sono diventate col tempo allenatrici, creando una micro famiglia all’interno di una grande famiglia. Un bellissimo gruppo, che mostra grande appartenenza alla società e alla maglia”.

 

La Borsa di studio BCCRO per il settore giovanile della Virtus

 

L’impegno della BCC della Romagna Occidentale con la Virtus Imola si estende anche al settore giovanile, che conta circa 240 iscritti tra settore maschile (i giovanissimi atleti nelle fila Virtus giocano nei campionati Under 13, 15 e 19), settore femminile (le bambine e le ragazze scendono in campo con i colori sociali nei campionati Under 13, 14, 15 e 17/18) e minibasket, che giocano nei campionati Esordienti maschile e femminile, Aquilotti, Gazzelle e Baby basket, proposta rivolta alla fascia d’età 4 e 5 anni. Un impegno, quello della Banca, che porterà, a ridosso delle feste di Natale, all’istituzione di una serie di borse di studio per i ragazzi e le ragazze delle giovanili che eccellono nell’impegno sportivo e scolastico.


Risultati raggiunti con impegno all’interno di un contesto in cui è allenato non solo il “gesto tecnico e sportivo - come sottolinea Torreggiani - ma anche comportamenti sociali ed educativi, costruttivi per una collettività migliore quando i nostri giovani atleti saranno adulti. Curiamo molto l’aspetto umano ed educativo, perché crediamo sia la scelta vincente quella di fare sport e passare tempo dentro alle palestre insieme ai propri coetanei. Proprio per queste ragioni, volendo dare l’opportunità di giocare a basket a tutti ma proprio tutti, da anni accogliamo gratuitamente bambini e bambine segnalati dai servizi sociali del Comune che per motivi economici non potrebbero iscriversi”.

 

Speciabili e inclusività

 

“Il Team Speciabili - spiega Gabriele Torreggiani - è formato da ragazzi e ragazze autistici e con sindrome di down. Il progetto è nato dall’esperienza della dottoressa Alexia Malascorta, psicoterapeuta di Imola, che circa due anni fa creò un gruppo di nuoto con il fine di portare questi giovani in un contesto sportivo.

 

Come Virtus stavamo cercando progetti da sostenere e, vista la bontà dell'iniziativa e la serietà delle persone, abbiamo avviato un percorso di sostegno che è diventato solido e forte, un team unico. Virtus Speciabili ha aderito al circuito Special Olympics, a livello mondiale, che racchiude le società che hanno accettato di fare dell’inclusione una missione di società e attività sportiva. Lo scorso anno Imola è stata tappa della Basketball week, durante la settimana europea Special Olympics, e come società abbiamo ospitato ragazze e ragazzi provenienti da varie città della regione”.

 

“È il nostro team -  prosegue il direttore della Virtus - che non solo gioca a pallacanestro con noi, ma è anche impegnato in svariate attività, anche al di fuori del mondo della pallacanestro. Il gruppo è cresciuto notevolmente, dai 25 iscritti di due anni fa agli 80 di oggi. E se ne stanno aggiungendo altri. Non solo da Imola ma anche da città vicine come Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Lugo.

 

Vogliamo accogliere tutti e dare a tutti la possibilità di sperimentare uno sport e un luogo di lavoro. Quest’anno una delle attività aggiunte alla pratica sportiva è il controllo degli accessi al palasport per le partite di Serie B. In cambio i ragazzi e le ragazze riceveranno un compenso, così come nelle altre attività di tipo lavorativo”.

 

 

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