Dozza, situata sulle colline a sud ovest di Imola, a pochi chilometri dalle nostre Filiali di Imola e Castel San Pietro Terme, è considerata una delle città con borgo medievale più caratteristico dell'appennino tosco-romagnolo. Il piccolo borgo medioevale, risalente secondo alcuni esperti all’età del bronzo, dopo diverse vicende storiche di dominio tra i Celti e i Romani, vide la luce intorno all’anno 1000.
Gli esperti pensano che il nome di questo splendido borgo potrebbe essere un riferimento ad un antico acquedotto capace di accumulare acqua dal Monte del Re per aiutare la cittadina nei periodi di siccità; il nome “Dozza” deriva dal latino medievale “ducia” che non significa solamente doccia, ma come suggerisce l'etimologia del termine, “canale” in cui scorre l’acqua.
Dozza ha un simbolo leggendario e mitico: il Grifone. In araldica, il grifone o grifo è una figura immaginaria che prende idea dalla sua raffigurazione mitologica che rappresenta vigilanza e custodia: la sua forma è composta da due elementi, ossia l’animale dominante sulla terra, il leone e quello dominante nei cieli, l’aquila, dando senso alla creatura fantastica anche di perfezione e potenza.
Il borgo medioevale è cinto da mura e, dall’alto, domina la potente e maestosa Rocca Sforzesca di Caterina che prese il nome da Caterina Sforza: signora di Imola e di Dozza, che progettò i lavori per costruire la Rocca sulle rovine di precedenti fortezze, continuamente soggette ad assalti e distruzioni.
L'aspetto attuale della Rocca è il frutto del lavoro della famiglia Malvezzi che ottenne il feudo dopo lunghe contese, avvenute con altre famiglie bolognesi del tempo, e i cui discendenti vi abitarono fino al 1960, anno in cui l'acquistò il Comune dopo l'estinzione dell'ultimo erede.
Tratto distintivo del borgo sono i magnifici murales, realizzati da innumerevoli artisti provenienti da tutto il mondo, che colorano le mura, i portoni e le finestre della cittadina medievale. Passeggiando per le sue stradine in salita e discesa ci si può immergere nei colori che riempiono gli occhi di bellezza. Gli artisti di strada sfruttano i muri delle case che si affacciano sui suoi vicoli come fossero tele a cielo aperto, realizzando spettacolari opere d’arte che caratterizzano un piccolo borgo medievale dove vivono poco più di 6.000 persone.
Un borgo magico della nostra Terra Comune dove i sogni degli artisti vengono rappresentati sui muri.
Dozza