25 marzo, il tema dell’educazione al centro di un incontro con giovani, famiglie ed educatori

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Un nuovo incontro sul tema dell’educazione. Proseguono i momenti di confronto, organizzati dalla parrocchia di San Petronio di Castel Bolognese sulla scia di quel patto educativo lanciato da papa Francesco nel settembre del 2019, tra giovani e adulti.

 

L’appuntamento ‘Educazione: la bellezza di un abbraccio’ è in agenda per sabato 25 marzo, dalle ore 17.30 presso il palazzetto dello sport al civico 100 di via Donati, grazie alla concreta sinergia d’intenti con le scuole paritarie San Giovanni Bosco, la scuola dell’infanzia Madonna del Carmine, l’istituto comprensivo ‘C.Bassi’ di Castel Bolognese, le scuole paritarie di Imola ed il patrocinio del municipio. Un’iniziativa sostenuta dal main partner BCC della Romagna Occidentale.

 

Un momento di condivisione, in grado di intercettare le esigenze di ragazzi, genitori, famiglie ed i principali portatori d’interesse del tessuto didattico, sociale, ecclesiastico ed istituzionale locale, in compagnia di Silvio Cattarina, psicologo e sociologo fondatore della comunità ‘L’Imprevisto’ di Pesaro, e Mons. Giovanni Mosciatti, vescovo della diocesi di Imola. L’obiettivo? Continuare a dare slancio a quella preziosa alleanza educativa tra la scuola ed i luoghi di aggregazione, tra le nuove generazioni e gli adulti, tra le istituzioni e la società civile. “Da qualche tempo ci siamo resi conto, anche attraverso l’attività di catechismo svolta in parrocchia, della presenza di un vero e proprio problema legato all’educazione - spiega Stefano Bosi dello staff organizzativo dell’evento di Castel Bolognese -. Un tema ampio ed articolato capace di coinvolgere più entità della nostra società”. Non solo. “Una percezione che, unita al messaggio di papa Francesco ispirato al proverbio africano ‘Per educare un bambino occorre un intero villaggio’, ha alimentato i nostri intenti per la realizzazione di una serie di approfondimenti rivolti a tutte le realtà inserite nel processo educativo - continua -. Incontri, che vanno avanti ormai da 5-6 anni, con protagonisti i nostri ragazzi. La volontà è quella di ascoltare, dalla loro viva voce, esigenze, dubbi, problemi, aspettative e sogni per metterli poi in relazione, sotto forma di domande, con gli ospiti”.

 

“Noi tutti sappiamo cosa significa non potersi abbracciare. Ancor di più lo sanno i giovani, tenuti a distanza dalla scuola durante la crisi sanitaria. Quel periodo buio ci ha però insegnato il valore della relazione umana, quella autentica perché non virtuale e non limitata a una faccina sul cellulare. La relazione che è il fondamento della comunità coesa, solidale. La comunità che lavora con responsabilità, preserva risorse per il futuro e non lascia indietro i più deboli. È il senso di comunità che è fondamento del nostro essere Banca del territorio. Una Banca cooperativa con principi che risalgono alla Rerum Novarum. Principi che abbiamo sempre nel cuore e che ci hanno animato a sostenere questo evento perché, parafrasando quell’aforisma africano messo a sottotitolo dell'iniziativa: per educare le nuove generazione serve l’impegno della comunità”, commenta Luigi Cimatti, presidente della BCC della Romagna Occidentale.

 

Dunque un appuntamento di rilievo, sicuramente molto atteso, che ci riporta al riuscitissimo incontro pubblico ‘Una domanda a don Matteo, i giovani dialogano col cardinale’, insieme al presidente della Cei Matteo Maria Zuppi, andato in scena nello scorso novembre al teatro Ebe Stignani di Imola. Un filone di continuità che porterà sul palco castellano Silvio Cattarina, fondatore di quella comunità che a Pesaro si occupa proprio delle fragilità dei giovani e delle loro famiglie, e il vescovo Mosciatti per rispondere insieme alla grande sfida educativa

 

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