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BCC Romagna Occidentale, approvato il bilancio

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Si è svolta nei giorni scorsi all'hotel Molino Rosso di Imola l'assemblea dei soci della BCC Romagna Occidentale, convocata per l'approvazione del bilancio 2023, marcando il 120° esercizio di questa banca fondata nel 1904. I 120 anni dalla fondazione sono stati il leitmotiv dell'assemblea, prima e dopo l'esposizione dei dati del bilancio al 31 dicembre dello scorso anno. Dopo l’illustrazione, curata dal direttore generale Ugo Bedeschi, e dalla relazione positiva del Collegio Sindacale e della società di revisione, il bilancio è stato approvato all'unanimità dai presenti. È significativo e costante l’incremento dei conti correnti confermando il trend positivo di fiducia registrato da anni nei confronti della Banca, che opera nei territori compresi tra le vallate del Senio e del Sillaro. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2023 ammonta a 61 milioni di euro, con un coefficiente Cet1 del 18,36%. L’utile di esercizio si attesta a 7.648.631,14 euro, di cui oltre 7 milioni sono stati destinati a riserve.

 

Il bilancio 2023 riflette due principali driver di crescita: il primo è l’efficientamento della struttura, grazie alla riorganizzazione operata negli ultimi anni, fortemente voluta dal Consiglio di Amministrazione e resa possibile dall’impegno di dirigenti e personale. Il secondo driver deriva dalle politiche della BCE sui tassi di interesse. "È un risultato molto buono che deve essere però valutato correttamente e senza enfasi”, ha spiegato il presidente Luigi Cimatti, "Avremmo comunque raggiunto un ottimo risultato economico, in crescita costante, rafforzando così la nostra autonomia. Siamo orgogliosi di posizionarsi ai primi posti tra le banche solide del gruppo Cassa Centrale Credito Cooperativo Italiano. Ma non possiamo non dichiarare che il risultato del 2023, così come quello del 2022, è stato amplificato dall’aumento dei tassi deciso dalla Banca centrale europea".

 

Per il presidente Cimatti: “Un buon risultato economico fa piacere ma non vedo il motivo di gioire se penso alla preoccupazione delle famiglie, delle piccole imprese, dei pensionati che sono in difficoltà. Perché le politiche della BCE, da un lato, hanno consentito alle banche di accumulare patrimonio, ma incidono negativamente sulla borsa della spesa di ‘nonna Maria’ che si alleggerisce sempre più. E sono politiche che si rivelano sempre più onerose sui mutui alle famiglie e alle imprese. Ad esempio, tante giovani coppie sono costrette a rimandare il loro sogno di creare una famiglia”.

 

Quindi, ha concluso Cimatti: “Per noi, per non tradire i valori e i sacrifici dei nostri fondatori, animati dagli insegnamenti della Rerum Novarum di Papa Leone XIII, resta fondamentale ascoltare e accogliere le difficoltà delle persone della nostra comunità e aiutarle, per quanto possibile. Perché non importa se le banche sono piccole o grandi, conta solo se le banche sono buone o cattive. E noi saremo sempre una banca buona”.

 

A conclusione dell’Assemblea si è svolta la cena sociale, seguita dallo spettacolo a sorpresa del comico Andrea Vasumi e dal taglio della torta dei 120 anni.

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