15 dicembre 2021
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Guardiamo al domani con fiducia e prudenza

Di Luigi Cimatti, Presidente della BCC della Romagna Occidentale

Presidente Luigi Cimatti

Siamo giunti al nostro secondo Natale in pandemia. Ciò significa che non abbiamo ancora sconfitto la minaccia che ha generato tanto dolore. Tuttavia notiamo che, al punto di vista dell'economia, la situazione è in miglioramento. Nel nostro orizzonte c'è una vera ripartenza, purché il Paese non disperda la forza degli aiuti europei e sappia fare tesoro degli errori del passato, in cui abbiamo visto disperdere risorse in mille rivoli e indebolire il welfare e la sanità pubblica.

 

C'è una diffusa spinta motivazionale tesa a cogliere questa ripresa. Nella nostra regione, dicono i dati di settembre diffusi da Unioncamere, sono in tendenziale aumento le nuove imprese, con un aumento delle società di capitale di quasi il 4 per cento. In testa figura il comparto delle costruzioni che registra una crescita di circa il 2%. Il bonus casa ha dato un impulso nella direzione della riqualificazione energetica e dell’adozione di tecnologie più sostenibili sul piano ambientale. Un tema, quello del clima, sentito anche nei nostri territori, dove le imprese agricole hanno già subito duri colpi a causa di eventi meteorologici estremi. Proprio a sostegno del mondo agricolo, la nostra Banca ha adottato un cambio di prospettiva importante, per uscire dalle logiche dell’emergenza e attivare percorsi di investimenti e di protezioni strutturali.
A minacciare le speranze di ripartenza ci sono anche diversi problemi di natura internazionale.

 

A cominciare dall'incremento dei costi delle materie prime. Su questo fronte scontiamo la debolezza europea nei confronti delle nazioni che hanno in mano il mercato della componentistica elettronica e delle fonti di energia. Le ripercussioni nel nostro Paese sono note, a cominciare dai rincari dei carburanti e dei materiali siderurgici ed elettronici. Ci auguriamo che la situazione venga contenuta per evitare il rischio di una nuova stagione di inflazione, che inevitabilmente andrà a erodere la capacità di spesa delle famiglie.


Dunque questo 2021 si chiude con luci e ombre. Le luci però sono belle e intense, perché vengono alimentate, almeno nei nostri territori, da una cultura del fare e del condividere. Qui il dialogo, la responsabilità e l'impegno sociale prevalgono sulle accese contrapposizioni che attraversano il Paese e che a volte degenerano in fatti molto gravi, come le recenti cronache ci hanno riferito.

 

Quando mi viene chiesto cosa può fare la nostra BCC in questi tempi, dominati dall'incertezza e dal profitto, io rispondo sempre che noi dobbiamo fare ciò che meglio sappiamo fare: la Banca della comunità, con prudenza, senso del dovere e attenzione ai bisogni sociali. La nostra Banca è essa stessa una comunità, perché siamo espressione di persone, soci e dipendenti, che vivono nel territorio, partecipano alla vita della collettività, condividono valori e preferiscono il merito all'opportunismo.

Le tentazioni in questa epoca incerta sono tante ma i principi dovrebbero essere al di sopra delle contingenze del presente. Purtroppo la natura umana porta a volte a derogare. Sta alle persone valutare, e valutarsi, per comprendere e correggersi.

 

Noi della BCC della Romagna Occidentale non siamo interessati a rincorrere il gigantismo bancario e alle carriere che avanzano a suon di fusioni e accorpamenti. Non vogliamo essere come quegli Istituti che non riescono a rispondere alle persone perché la catena decisionale è troppo lunga e arriva in qualche ufficio chissà dove, lontano dalle nostre città.

Certamente anche noi dobbiamo rispettare le regole del sistema bancario, che sono stringenti. Sono le stesse applicate ai grandi Istituti bancari internazionali. Per questo, attraverso il nostro Gruppo, stiamo chiedendo regole che siano più rispettose delle diversità e delle dimensioni locali. Nel frattempo facciamo il nostro dovere fino in fondo, perché se continueremo a essere una banca con parametri virtuosi continueremo a essere autorevoli e, soprattutto, a godere di quell'identità e di quell'autonomia per le quali ci battiamo da sempre. Sono i fondamenti del nostro radicamento nelle comunità e della nostra idea di Credito Cooperativo al servizio della gente.

 

A tutti voi e ai vostri cari un sincero augurio di Buon Natale e di un sereno anno nuovo.

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