Judo Imola, due allenatori “diplomati” per aiutare i giovani atleti disabili
Aggregazione e inclusività sono i punti di forza dell’associazione sportiva Judo Imola, fondata nel 1970 e pioniera nell’offrire a bambine e bambini con disabilità la possibilità di esprimersi sul tatami. Grazie ai corsi di perfezionamento organizzati dalla Federazione italiana degli sport paralimpici degli intellettivo relazionali (FISDIR), la Judo Imola ha oggi due tecnici capaci di guidare e seguire i suoi atleti autistici e non vedenti nelle fasi di avvicinamento e contatto nel combattimento.
“Quello dell’inclusività è un valore su cui, da sempre, fondiamo la nostra attività - spiega Vito Ponzi, presidente dell’associazione sportiva -, e il fatto di avere alle spalle una realtà come la BCC della Romagna Occidentale è di grande aiuto, perché è una banca capace di far sentire la propria presenza nel territorio, aiutando le persone e cogliendo le loro problematiche. Il loro è davvero un sostegno importante per un’associazione come la nostra, di volontari che si impegnano a dare a tutti un’opportunità nello sport”.
“Nelson Mandela spiegò che ‘lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione’. Sono parole che condivido e che si addicono a questo progetto di formazione nel segno dell’inclusione sociale. L'associazione Judo Imola esprime sani principi e conferma il valore espresso in oltre mezzo secolo di attività sportiva e di aggregazione in seno alla comunità”, commenta Luigi Cimatti, presidente dalla BCC della Romagna Occidentale.