Kasomay porta speranza ai bambini del Senegal. Il contributo di BCCRO per il futuro dei piccoli cardiopatici.

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Il diritto ad essere curati deve essere di tutti. L’associazione Kasomay ODV di Imola, con il supporto della BCC della Romagna Occidentale, continua a portare speranza ai bambini della Casamance, nel cuore del Senegal. Un’area da 800mila abitanti dove il 60% dei residenti ha un’età inferiore a 14 anni e l’aspettativa di vita media è di 55,4 anni. Per non parlare del tasso di mortalità infantile sotto l’anno di vita che tocca quota 5,5% mentre quella della totalità dei bambini al di sotto dei 5 anni è del 12,5%. Non solo. Numeri spaventosi anche per quanto riguarda la malnutrizione infantile, con un piccolo su quattro sottopeso, ed i negativi risvolti delle gravidanze che espongono 10 donne su 1000 al rischio di morte durante il parto.

 

In Senegal, come in molti altri stati africani, l’accesso alle cure sanitarie non è garantito. Qualsiasi tipo di accertamento diagnostico, terapia, intervento chirurgico, soggiorno in ospedale, materiale necessario per le medicazioni e per le terapie iniettive, viaggio in ambulanza (anche in condizioni di emergenza, ndr) e soggiorno in ospedale sono a pagamento. La maggior parte della popolazione, soprattutto nelle zone rurali, non ha i soldi per accedere ai rari servizi sanitari esistenti con grande difficoltà anche nel reperimento dei farmaci.

 

“Ormai da anni la BCC della Romagna Occidentale ci sostiene in linea con i propri orientamenti valoriali – spiega Luisa Premoli, consigliera del direttivo di Kasomay composto prevalentemente da medici ed operatori sanitari con esperienze e professionalità diverse -. Contributi che ci permettono di alimentare percorsi di cura per individui in età infantile con buoni riscontri in termini di sostenibilità e capacità di risposte per la popolazione pediatrica della zona”. Con un’operatività articolata: “Abbiamo costruito e gestiamo un sistema di presa in carico dei problemi di salute dei più piccoli in modo da garantire con continuità l’accesso alle cure di malattie acute e croniche oltre all’iter per emergenze ed interventi chirurgici – continua -. Un quadro costruito all’interno del servizio sanitario pubblico locale che prevede la collaborazione di operatori sanitari africani che lavorano quotidianamente sul territorio retribuiti dall’associazione Kasomay”. Un processo sviluppato grazie ad una serie di iniziative come l’adozione a distanza di un medico e di un fisioterapista senegalesi sostenuta con donazioni arrivate da più parti.

 

“L’attività di Kasomay ha dimostrato nel tempo di essere davvero un grande esempio di umanità. Come BCC crediamo profondamente nel potere della solidarietà e vorremmo che tutti i bambini potessero contare su cure mediche e prospettive di salute e di vita sana. La forza di un mondo migliore risiede nella nostra capacità di tendere una mano a coloro che hanno bisogno, anche in luoghi lontani e sfortunati. Facciamo la nostra piccola parte per aiutare il mondo a diventare migliore”, dice Luigi Cimatti, presidente della BCC Romagna Occidentale.

 

Il modo migliore per garantire ai pazienti la possibilità di fruire delle strutture e dal personale del posto e, nel caso di cure ad elevatissima specializzazione come gli interventi di cardiochirurgia, da centri specialistici con sede a Dakar con i quali l’associazione ha concordato modalità di accesso, collaborazione e retribuzione delle prestazioni sanitarie fornite. “Sono proprio i bimbi cardiopatici quelli che seguiamo grazie all’aiuto della BCCRO – specifica la Premoli -. I costi sono molto elevati per gli interventi chirurgici e comprendono pure tutti gli esami diagnostici pre-operatori e il percorso riabilitativo post-operatorio. Lo Stato si fa esclusivamente carico dei costi per la cura di tubercolosi, malaria e Hiv/Aids mentre tutte le altre patologie ricadono interamente sui malati”.

 

Senza dimenticare le numerose missioni in Senegal dello staff di Kasomay durante le quali vengono visitati e curati gratuitamente i bambini. Ma anche finanziate terapie e diagnosi con tanto di copertura per i casi di ricovero o interventi chirurgici necessari. Tra questi ultimi, è doveroso ricordarlo, figurano pure diversi trasferimenti dei pazienti più delicati e critici nelle strutture ospedaliere italiane con la presa in carico di tutte le spese che vanno dal volo aereo all’intera degenza. Un’operatività che Kasomay condivide spesso con altre realtà impegnate nei comparti umanitari e sanitari a tutela delle fasce più deboli della popolazione mondiale.