La memoria per non perdere identità
Sostegno della BCC della Romagna Occidentale alle attività del “Museo Divisione gruppo di combattimento Friuli - Associazione nazionale Reduci della Friuli"
“Fare memoria e rinsaldare i valori fondanti di chi spinse quei soldati a rischiare e spesso a lasciare la loro vita sul campo. Valori di libertà dalla paura, dall'odio, valori di democrazia per un confronto civile e rispettoso fra le idee, di lotta al razzismo e ad ogni dittatura”. In queste poche righe è condensata oltre mezzo secolo di storia e di attività. Il “Museo Divisione gruppo di combattimento Friuli - Associazione nazionale Reduci della Friuli” è il punto di arrivo di un percorso che ha le sue origini nel lontano 1953 e che nel 2005 si trasforma in associazione culturale aperta, non solo, agli ex combattenti ma anche ai loro parenti agli amici e ai soldati che hanno servito nel dopoguerra con la “Friuli”, prima Divisione di fanteria, quindi dal 1960 Brigata di fanteria e dall’anno 2000 Brigata aeromobile.
“Il nostro obiettivo è chiaro nelle tante iniziative che abbiamo svolto in questi anni – racconta il presidente Romano Rossi -. Al centro c’è sempre la memoria, senza la quale ogni popolo perde la sua identità. Si parte dalla Divisione Friuli (gruppo di combattimento Friuli durante la cobelligeranza con gli alleati) per raccontare le vicende del riconosciuto Esercito italiano, della lotta di Liberazione e di Resistenza, delle vicende della Seconda guerra mondiale e della Linea Gotica. In questi anni abbiamo instaurato forti rapporti con l'Esercito, in particolare con la Friuli, siamo gemellati con la Brigata Ebraica e molte Divisioni Alleate e altre associazioni di reduci, operiamo in sintonia con le istituzioni a tutti i livelli e gli enti locali. Siamo presenti nelle scuole, organizziamo molte celebrazioni, a volte, interveniamo anche per ristrutturare monumenti o altri segni della memoria. Lungo questo percorso abbiamo incontrato persone e tante realtà, tra cui la BCC della Romagna Occidentale, che condividono questi valori, ci sono a fianco nelle iniziative e grazie a loro in questi anni è stato anche possibile dare alle stampe tante pubblicazioni di carattere storico documentaristico che raccontano i tragici avvenimenti accaduti nei nostri territori”.
“Il lavoro del Museo dedicato alla Friuli è di grande valore per preservare dall’oblìo un’importante testimonianza dei momenti cruciali vissuti sul territorio durante i combattimenti del secondo conflitto mondiale e in particolare il sacrificio di quanti, da italiani, hanno combattuto per un'ideale di giustizia e di libertà. Credo che questo impegno sia particolarmente importante sul piano educativo nei confronti delle prossime generazioni. La nostra BCC ha insito nel proprio spirito cooperativo l’idea di operare nel presente pensando a chi verrà dopo, con l’intento di tramandare quei valori che distinguono le nostre comunità e che guidano il nostro lavoro di Banca al servizio del territorio”, sottolinea Luigi Cimatti, Presidente della BCC della Romagna Occidentale.
“Il nostro è un impegno di mantenimento della memoria che ci è stata trasmessa dai reduci che oggi sono, purtroppo, ridotti a poche decine – aggiunge Rossi -. Ma negli anni abbiamo costruito degli ottimi rapporti con i famigliari che non mancano mai alle iniziative. E anche in tempo di pandemia non sono mancati momenti di incontro, nel rispetto dei protocolli della sicurezza, ma non abbiamo mai trascurato questi rapporti. Nell’ultimo anno ci siamo concentrati su alcuni lavori, ad esempio la ristrutturazione della lapide del monumento dedicato alla Brigata Ebraica nel Parco della Memoria di Cuffiano. Ora abbiamo un progetto editoriale in corso, in collaborazione con la Regione, che è ‘Bambini sulla Linea Gotica’ che dovrebbe uscire entro l’anno. L’altra cosa importante, per la quale destineremo anche parte del contributo della BCCRO, è la restaurazione del Sacrario della Friuli a Zattaglia, in collaborazione con i Comuni di Riolo Terme, Casola Valsenio, Brisighella”.
L'Associazione, partecipa all’organizzazione di una decina di cerimonie all’anno, molte nel nostro territorio, ma altre anche fuori regione, ad esempio a Livorno in onore dei Caduti della Corsica nel Cimitero della Cigna, a San Giovanni Valdarno per ricordare la partenza dei volontari alla guerra di Liberazione, a Palazzuolo per la “Prima Divisione Inglese” e con l'Ambasciata di Israele per le iniziative sulla “Brigata Ebraica”. “Tutto questo per rendere omaggio ai nostri Caduti e ai nostri Combattenti della Friuli di ieri e di oggi che hanno scritto alcune delle pagine più belle e fondanti della storia di questo nostro Paese”, con il sogno, “di costruire una rete di rapporti fra i Comuni che hanno vissuto l'epopea del Gruppo di combattimento Friuli”, conclude Romano Rossi.