Tutto pronto per la 14esima edizione di Agriolo. E col supporto di BCCRO si parla anche di impianti irrigui per contrastare la piaga siccità

Agriolo 2023
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A Riolo Terme, dal 14 al 16 aprile, tornerà la Fiera dell’Agricoltura. Un appuntamento, apprezzato in tutta la Romagna, conosciuto dal grande pubblico con una semplice parola: Agriolo.

 

 

Una 14esima edizione, presentata qualche settimana nella cornice dell’Istituto Alberghiero Statale ‘Pellegrino Artusi’, che riunirà ancora una volta le tradizioni ed i temi agricoli della zona con il gusto inconfondibile del patrimonio enogastronomico locale. Senza dimenticare quelle parentesi di divertimento e intrattenimento capaci di mettere d’accordo grandi e piccini in un contesto a misura di famiglia.

 

 

Con un attesissimo prologo. Il 14 aprile, alle ore 18 presso la sala polivalente ex chiesa S. Giovanni di via Verdi, ecco il convegno ‘La realizzazione di impianti irrigui nella vallata del torrente Senio: un percorso tra sostenibilità ambientale ed autonomia energetica’. Un evento di portata nazionale, sul delicato tema delle soluzioni da mettere in campo per contrastare la crescente piaga della siccità, promosso dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale e sostenuto dalla BCC della Romagna Occidentale. Un incontro che vedrà anche la presenza dell’assessore regionale con delega all’agricoltura Alessio Mammi.

 

 

Riflettori puntati poi lungo le vie del centro storico riolese con esposizioni di macchine agricole, anche d’epoca, e le ultime novità tecnologiche del settore. Ma anche uno splendido colpo d’occhio floreale grazie ai prodotti delle aziende florovivaistiche del territorio. Presso il campo parrocchiale, invece, spazio alla mostra degli animali da cortile delle razze autoctone emiliano-romagnole. La location ideale per assistere alla magia della schiusa delle uova o comprendere la straordinaria funzione delle api nel nostro ecosistema. Per non parlare dei laboratori didattici per i bambini, dell’asta mercato dei vitelli da ristallo come elemento di promozione di una zootecnia fondamentale per il ripopolamento dell’appennino, delle pittoresche sfilate dei trattori con tanto di prove di abilità e guida sicura. Da non perdere gli antichi giochi dell’aia, le esibizioni cinofile e degli antichi mestieri, le gare di taglio del tronco, tiro alla fune e corsa delle carriole nonché la mostra dei trattori testa calda che poi percorreranno le strade dell’abitato accompagnati dalla musica della Banda del Passatore.

 

 

Si potranno, inoltre, acquistare prodotti tipici presso la mostra mercato dei produttori agricoli e gustare pietanze e piatti della tradizione nello stand gastronomico appositamente allestito da tanti giovani volontari dell’associazione F.A.T. Agri Futuro Ambiente Tradizioni al timone organizzativo della manifestazione insieme alla Pro Loco di Riolo Terme. Una tipicità di Agriolo è anche la mostra del bestiame, con le razze bovine e suine autoctone e le varie espressioni dell’allevamento avicunicolo, ovino ed equino praticato nell’area riolese. Non mancheranno i mercatini degli hobbisti.

 

 

“La vicinanza della BCC della Romagna Occidentale, realtà sempre attenta alle tradizioni, alla storia ed alle tipicità del territorio, è un valore aggiunto nell’organizzazione dell’evento - spiega il presidente di F.A.T. Agri, Francesco Dalmonte -. Ma è nella quotidianità che l’istituto di credito si conferma particolarmente sensibile a quelle che sono le esigenze e le necessità del panorama agricolo locale. Dagli investimenti al sostegno delle piccole aziende che ogni giorno, attraverso il lavoro, alimentano una parte dell’economia della zona. Un rapporto di soddisfazione reciproca che si interseca con l’importanza della salvaguardia dello scenario zootecnico, come elemento funzionale per il ripopolamento dell’appennino, e delle soluzioni da mettere in campo per contrastare il patema siccità”.

 

 

“Il settore agricolo, che è sempre stato una parte essenziale della nostra comunità, sta affrontando sfide senza precedenti a causa del cambiamento dei modelli climatici, di cui la siccità costituisce una pericolosa conseguenza strutturale per la quale gli aiuti di emergenza non possono fare molto. A ciò si aggiungono i costi energetici. Siamo dunque di fronte a una doppia criticità per tutta la filiera alimentare con ripercussioni sul comparto del commercio e, infine, sulla spesa delle famiglie e delle strutture collettive, quali ospedali e mense. Dobbiamo tutti insieme impegnarci e cercare soluzioni che ci aiutino ad adattarci a questa nuova realtà e ci consentano di costruire un futuro più sostenibile per le prossime generazioni. Come Banca cooperativa nata in questo territorio, e da sempre fortemente legata al mondo agricolo, abbiamo dato con grande motivazione il nostro sostegno a questa iniziativa”, afferma Luigi Cimatti, presidente della BCC Romagna Occidentale.